Non senza un certo dispiacere, ma anche con un po’ di sollievo, penso sia giunto il momento di chiudere questo blog.
Non è un mistero che di post qui ce ne siano pochi. Non sono mai stati molti, a dire il vero, non tanti quanti ne pubblicavo sul vecchio blog. Sono molto meno presente nella blogosfera rispetto a un tempo, e così continuerà a essere perché molte cose nel frattempo sono cambiate e sento di aver bisogno di un unico luogo on line, qualcosa che possa sentire mio a pieno titolo. Ne parlavo con lo Zio Nick e Eddy a Stranimondi, qualche settimana fa; non ero l’unico ad avere l’impressione di non sentirmi pienamente a mio agio qui.
Il fatto è che questo blog non è mai diventato quello che voleva essere nelle mie intenzioni. Ho sempre preferito le pagine personali, sia da scrittore sia da lettore, basta uno sguardo al mio Feedly per convincermene. E sebbene puntassi molto sulle potenzialità di crescita (anche professionale, perché di cose ne ho imparate) ho deciso che i ritorni finora avuti non valgono gli sforzi per tenere in piedi questa baracca*. La scelta che feci a suo tempo comporta dei costi in termini economici (minimi) e di tempo (poco più che minimi, ma il tempo è poco), perché tenere in piedi un sito tuo, con annesse problematiche di hosting, sicurezza eccetetera… insomma, è un onere che è difficile giustificare con il bassissimo utilizzo che ne faccio. Vero che potrei migrare tutto su WordPress.com e liberarmi di questi problemi, ma tanto vale, a questo punto, riportare tutto sul mio vecchio blog e ricominciare da lì; più di una persona mi ha detto di sentirne la mancanza**.
Intendiamoci, non è tutto da buttare, anzi! In questi due anni circa mi sono arrivate molte soddisfazioni da questo giochino, e qualche competenza tecnica che, a livello professionale, non guastano. Ho imparato che mettere su un sito web e gestirlo può essere molto complicato… e apprezzato quindi la semplicità di strumenti come Blogger o WordPress.com. Ho scritto dei bei post, sia nel vecchio formato sia inventandone di nuovi. Ho fatto molte (per me) interviste. Sono persino riuscito ad accreditarmi a tre/quattro eventi di una certa rilevanza, cosa che prima mi era solo riuscito grazie alla collaborazione con Il futuro è tornato. Insomma, tante soddisfazioni in questa cinquantina scarsa di post, che spero di portarmi dietro come bagaglio di esperienze ed emozioni.
Riporto quindi tutto sull’Argonauta Xeno, quindi, con tanto di post finora usciti, commenti (se mi riesce) e immagini (idem). Riporto lì tutte le buone idee rimaste in barca e quelle che si sono bloccate nel cantiere, con la speranza prima o poi di dare loro uno spazietto da qualche parte.
Tornerò a parlare di ciò che mi piace a casa mia, e chiedo scusa a tutti se qualcosa si perderà nel frattempo. E di cose da dire ne ho tante, tempo permettendo. Non solo libri. E se anche libri fossero, c’è ancora quell’ebook che prima o poi dovrò far uscire; ma di ciò, come al solito, parleremo più avanti.
Questo post – insieme tutto il sito – si cancellerà entro la prima metà di novembre.
Per chi avrà voglia, ci ritroveremo sulla mia cara Argo.
Grazie a tutti e arrivederci dall’altra parte.
- Dico “baracca” in senso affettuoso, e un po’ perché la sua solidità un po’ forzata si contrappone al dolce rollio dell’Argonauta Xeno (così conservo la metafora marinaresca).
** Davvero! E li capisco, perché anch’io ho visto perdersi nella nebbia alcuni buoni blog.
L'articolo Tempo di ricominciare sembra essere il primo su Il Pozzo e lo Straniero.
